Aver conosciuto il Reiki quasi un decennio fa è stata una delle fortune più grandi che mi siano mai capitate e allo stesso tempo un’avventura che ancora mi riserva sorprese e soddisfazioni immense.
Se da un lato ci sono persone che, conosciuto il Reiki, sentono il desiderio di diventare praticanti e scambiare Reiki con altri, molti si rivolgono a me semplicemente per ricevere trattamenti individuali e beneficiare di questa fonte inesauribile di benessere, consapevolezza e guarigione.
Qualche mese fa ho dato un’occhiata alle vecchie agende è fatto qualche moltiplicazione: avendo praticato continuativamente Reiki per anni, mi son ritrovato alle spalle oltre 3.000 trattamenti Reiki fatti.
Ricordo ancora quando, da neo-operatore di primo livello, fare un singolo trattamento era fisicamente e mentalmente faticosissimo! La mente non si quietava mai, le gambe in posizione del loto non smettevano di dolere e soprattutto, dopo un po’, non vedevo l’ora che il trattamento finisse 🙂
Queste sensazioni, molto normali all’inizio, sono il semplice sintomo di quanto un percorso di preparazione sia essenziale per trovare un profondo contatto con il proprio cuore e con quello del ricevente durante i trattamenti.
Lungo la via, poi, le articolazioni si sciolgono, la mente si quieta ed entra in meditazione, l’animo si mette al servizio del ricevente e l’amore del Reiki fluisce.
Ritrovarsi anni dopo con 3.000 trattamenti alle spalle fa un certo effetto! Tutto quel tempo e quella dedizione, quella cura e quelle belle persone incontrate…forse non posso ricordare le sembianze di ognuno, ma sicuramente ricordo l’amore che ci ho messo!
Un dono meraviglioso come il Reiki é qualcosa che accompagna per la vita e anche se alcuni smettono di praticare per un po’ (e chissà…forse un giorno potrebbe succedere anche a me!), tu sei sempre tu e la consapevolezza che le tue mani possono toccare il cuore delle persone rimane con te per sempre! – Marco Cattaneo