Il respiro ci tiene in vita e respirare è l’azione di cui il nostro sistema mente-corpo si occupa a tempo pieno, sin dal primi attimi della nostra esistenza terrena.
Respirare è un processo tanto importante quanto inconscio: nessuno ci insegna come respirare correttamente, né quanto respirare consapevolmente sia importante per la qualità della nostra vita.
Poiché la maggior parte di noi non si occupa di come è opportuno respirare, il respiro avviene secondo le possibilità che fisiologicamente ed emotivamente ci concediamo.
Mi spiego meglio: se non decidiamo consciamente come vogliamo respirare e non alleniamo il nostro sistema respiratorio a farlo in maniera opportuna, esso opererà nei limiti consentiti dalle emozioni vissute e dall’assetto fisico-muscolare abituale e noi subiremo restrizioni alla nostra capacità di immettere aria, energia e vitalità all’interno del nostro essere.
Molto spesso le persone che si rivolgono a me per trattamenti Reiki o consulenze non si accorgono nemmeno di aver limitato con gli anni la loro capacità respiratoria e polmonare (al punto di non saper più usare il diaframma).
Alcuni, alla mia richiesta di fare un respiro completo e di espandere l’addome, rispondono di non avere idea di come si faccia (e poi lamentano eccessi d’ansia, emozione legata appunto alla respirazione prettamente toracica), altri sentono distintamente punti in cui il respiro non fluisce e si stupiscono dopo la pratica meditativa di riuscire a respirare davvero!
Così come le emozioni che viviamo, i traumi e il nostro stato energetico influenzano il respiro, il respiro può consentirci di lavorare in profondità sul nostro stato energetico, sui traumi e sulle emozioni cristallizzate che portiamo con noi (e alle quale ci siamo abituati al punto tale da non sentirle più).
La meditazione Vipassana – così come altre forme di meditazione – utilizzano l’attenzione focalizzata e il respiro consapevole per smuovere il nostro stato interiore.
Reiki, allo stesso modo, interviene sulla capacità di respirare a non è raro che sblocchi le catene psico-emozionali che costringono il respiro.
Il fatto che più di un fisioterapista consigli il Reiki come mezzo per “sbloccare” il diaframma è molto interessante, perché dimostra le potenzialità di un’azione integrata fra corpo, emozioni e spirito e una maggior apertura dell’ambiente medico alle terapie complementari.
Il respiro è un’azione fondamentale di cui ci si accorge poco. Basti considerare questa curiosità: l’essere umano è l’unico mammifero che, in età adulta, effettua una “pausa” fra inspirazione ed espirazione. Lo stesso essere umano, tuttavia, respira continuativamente quando è appena nato! La modalità di respiro neonatale viene impiegata nella pratica del Rebirthing (o respirazione olotropica/circolare) proprio per riportare ad uno stato primordiale l’individuo e sbloccare le emozioni cristallizzate inconsciamente.
E tu? Sai respirare in maniera consapevole? Sai accorgerti di come il respiro influenza le tue emozioni e la tua vita?